E’ spettacolare e c’è un gatto!

Ho trovato su Pinterest questa bellissima illustrazione grazie alla board “leggerezza” di Giuliana e volevo condividerla con voi!

E’ di Lee White, illustratore di libri per bamini. Date un po’ un’occhiata ai suoi lavori qui!

Felice weekend a tutti!

Che colori brillanti, che fantasia e quanta allegria in queste foto!

L’impatto è molto forte e non si può non adorare questo servizio fotografico.

Quando le ho viste per la prima volta mi sono soffermata a guardarle un po’. Mi davano allegria e sentivo che c’era qualcosa di artistico nell’aria.

Lei è Alia Penner, un’artista californiana; più che amare il colore lei lo vive, lo interpreta, rende reale la sua immaginazione e travolge il suo pubblico con le sue opere. Illustrazioni, fotografie, dipinti, murales,  tutto con un’impostazione grafica e forti accenti cromatici.

Il suo look è neo-hippie, ma con un forte stile personale; lavorare come stilista per lei significa creare arte da indossare; ha collaborato con Colette, è stata set designer per Lula magazine.

“Una coroncina di fiori non è hippie, una coroncina di fiori è gioiosa!” A.P.

Una personalità singolare, affascinante… scoprite i suoi lavori qui.

photo: Alia Penner

Per voi l’estate è più vacanza-relax o vacanza-divertimento? E il tempo per un buon libro riuscite a trovarlo comunque??? Spero di si, e spero che siano letture di qualità qualunque sia il vostro genere preferito.

Io per esempio, più che in altri periodi dell’anno, leggo libri di arte. E’ come se il caldo e le persiane chiuse per il sole mi portassero a concentrarmi (beh a volte il caldo più che altro mi porta ad addormentarmi…)

E poi finché sono in città mi piace rintanarmi nelle gallerie e nei musei per vedere qualche mostra (ok, lo confesso, ne beneficio anche per l’aria condizionata!)

I libri che ho sottomano in questo periodo sono vari.

Sto leggendo Si fa con tutto della Vettese, un libro che mi sento di consigliare perché riesce a fare il punto sull’arte del Novecento, ampliando gli orizzonti a chi scettico pensa ancora che certe opere le avrebbe potute benissimo fare lui. Ma non è un [...]]]>

Per voi l’estate è più vacanza-relax o vacanza-divertimento? E il tempo per un buon libro riuscite a trovarlo comunque??? Spero di si, e spero che siano letture di qualità qualunque sia il vostro genere preferito.

Io per esempio, più che in altri periodi dell’anno, leggo libri di arte. E’ come se il caldo e le persiane chiuse per il sole mi portassero a concentrarmi (beh a volte il caldo più che altro mi porta ad addormentarmi…)

E poi finché sono in città mi piace rintanarmi nelle gallerie e nei musei per vedere qualche mostra (ok, lo confesso, ne beneficio anche per l’aria condizionata!)

I libri che ho sottomano in questo periodo sono vari.

Sto leggendo Si fa con tutto della Vettese, un libro che mi sento di consigliare perché riesce a fare il punto sull’arte del Novecento, ampliando gli orizzonti a chi scettico pensa ancora che certe opere le avrebbe potute benissimo fare lui. Ma non è un testo del genere “ti spiego perché quella roba strana è arte”, no piuttosto ci fa capire che l’arte riflette la nostra epoca. Sono a metà e direi che è da tener presente!

Prossima lettura (o forse rimandato a più in là) è Tecnica mista di Marina Pugliese. Ho quasi l’idea che anche questo libro insista sul “come è fatta” l’arte del Novecento, ovvero indaga i materiali, le tecniche e le nuove forme d’arte. Vedremo…

Da un paio di mesi poi mi sto dedicando agli origami (presto ne vedrete delle belle!) e così questo Atelier de L’Origami di Adeline Klam, direttamente da Parigi, ordinato sullo stupendo e-shop insieme alla carta da origami mi sta facendo compagnia…

Un libricino piccino, tutto da sfogliare è Attraverso l’albero di Tullio Pericoli raccoglie illustrazioni di grandi artisti da Giotto a Saul Steinberg: come hanno immaginato, disegnato e dipinto gli alberi? Carinissimo e da guardare insieme ai vostri bambini.

Beh ho lasciato per il finale il libro 400 Viaggi da Sogno, ricco di fotografie meravigliose da tutto il mondo. E’ un ottimo regalo perché tutti possono trovare spunti interessanti. Non resta che lasciarsi affascinare scegliendo tra viaggi sull’acqua, sulla strada, in treno o a piedi; oppure viaggi in cerca di cultura, di avventura o nel paradiso del gusto.

Mi piacerebbe salire sull’Orient-Express e fare Venezia-Sempione; vedere la Francia impressionista (Le Havre, Deauville, Trouville, Giverny), i giardini d’Inghilterra, andare nella Kyoto antica nel mese di aprile quando i ciliegi sono in fiore.

E voi? Dove vorreste andare? Che viaggio avete in programma o che viaggio fluttua nella vostra mente?

Andate, esplorate, vedete il mondo…

Cinque motivi per vedere Michelangelo Pistoletto a Milano presso lo Studio Guastalla.

Il mio desiderio è di incuriosire quella fetta di pubblico che non conosce bene e non sempre comprende l’arte contemporanea ma, aggiungo, vorrebbe. “Vorrebbe” vuol dire che è predisposto all’ascolto, alla lettura e alla ricerca, mosso da curiosità ed entusiasmo.

Michelangelo Pistoletto, una retrospettiva a Milano dal titolo Riflettiamoci

Perché?

1. Vedrai 25 opere, un numero più che sufficiente per comprendere il progetto dell’artista, per capirne l’evoluzione negli anni (si parte dagli anni ’60 fino ad arrivare agli ’90), per capire che è lo studio costante e l’osservazione a rendere personale lo stile di un artista e la sua ricerca. E quando scoprirai che tutto è nato da un ritratto comincerai ad appassionarti a questa ricerca. Ricorda che per comprendere un’opera è importante sapere da dove è partito l’artista!

2. Scoprirai con grande sorpresa che le opere sono lastre di [...]]]> Il bagno turco (1971)

Cinque motivi per vedere Michelangelo Pistoletto a Milano presso lo Studio Guastalla.

Il mio desiderio è di incuriosire quella fetta di pubblico che non conosce bene e non sempre comprende l’arte contemporanea ma, aggiungo, vorrebbe. “Vorrebbe” vuol dire che è predisposto all’ascolto, alla lettura e alla ricerca, mosso da curiosità ed entusiasmo.

Michelangelo Pistoletto, una retrospettiva a Milano dal titolo Riflettiamoci

Perché?

1. Vedrai 25 opere, un numero più che sufficiente per comprendere il progetto dell’artista, per capirne l’evoluzione negli anni (si parte dagli anni ’60 fino ad arrivare agli ’90), per capire che è lo studio costante e l’osservazione a rendere personale lo stile di un artista e la sua ricerca. E quando scoprirai che tutto è nato da un ritratto comincerai ad appassionarti a questa ricerca. Ricorda che per comprendere un’opera è importante sapere da dove è partito l’artista!

2. Scoprirai con grande sorpresa che le opere sono lastre di acciaio inox, lucidato a specchio, sulle quali è applicata un’immagine ottenuta mediante una tecnica di riporto fotografico, consistente nel ricalcare una fotografia, ingrandita a dimensioni reali, a punta di pennello, su carta velina (a partire dal 1971 la velina dipinta sarà sostituita da un processo serigrafico di riproduzione dell’immagine fotografica). Sì, nel Novecento l’arte “si fa con tutto” (direbbe Angela Vettese).

3. Sei davanti ad un’opera, un quadro specchiante, cosa vedi? Una persona, viva, che si muove, respira e con i suoi occhi continua ad osservare: sei tu, che sei riflesso, tu e il tuo mondo reale, i tuoi abiti, i tuoi capelli, la tua espressione seria e un po’ perplessa; sei oggettivamente (allo stesso tempo virtualmente) in movimento in un’opera, sei parte dell’opera, così come lo sono state le persone prima di te, così come lo saranno in futuro le persone che vi si troveranno davanti. Così come lo è stato l’artista.

4. Sei parte dell’opera ora che ci sei davanti, un’opera che vive nel tempo, il tempo della realizzazione, il tempo passato, presente e futuro. L’opera ha potenzialmente in sé una quarta dimensione, quella temporale. Una tematica cara agli artisti italiani degli anni Settanta, verrà indagata e affrontata nei modi più diversi, portando lo spettatore a vivere in prima persona performance e installazioni.

5. Aggiungerei che arricchire una passeggiata lungo Corso di Porta Venezia, tra i Giardini Montanelli e Piazza San Babila, con una deviazione in Via Senato, intrufolandosi nel cortile del civico 24, vi farà scoprire non solo una piccola e curata galleria d’arte ma anche scorci di Milano importanti quanto spesso trascurati, come Palazzo del Senato.

Siete curiosi? Non siate timidi, bussate a quel portone e un mondo vi si aprirà davanti.

Fino al 26 luglio

Studio Guastalla, via Senato 24, Milano